Come una volta, per il Futuro
Ogni italiano possiede almeno un pezzo di artigianato appartenente alle generazioni precedenti.
I prodotti “di una volta” erano pensati e fatti per durare nel tempo. Pochissimi degli oggetti moderni di
uso quotidiano hanno la stessa capacità di raggiungere i giorni futuri. Neppure i blasonati: l’industria
realizza il pezzo per un consumo rapido.
In questo scenario il rinascente artigianato si propone proprio di ridurre l’abitudine consumistica
trasformando l’oggetto in una forma di investimento: il prodotto artigianale è garanzia di durata nel
tempo, tanto da poter ammortizzare, assorbire ed infine superarne il costo iniziale in una direzione di
crescita del potere di acquisto.
La misura dell’amore
Concetto aperto, l’amore è troppo spesso condito di mielosa retorica.
Si dice, ad esempio, che amore significhi donare. Sì, in effetti parrebbe così, ma non ogni dono è amore!
Si dice che l’amore sia gentilezza ma attenzione (!!!) a non confondere il manierismo con il nobile e disinteressato sentimento!
Si descrive l’amore con le favole, eppure si sa: è tutto fuorché favoloso! E’ piuttosto un faticosissimo rapporto fatto di sacrificanti scelte e di equilibri in costante oscillazione.
Insomma: non si può ridurre l’amore alle singole parti che lo compongono! Ma anche l’amore può essere definito e dunque misurato:
“Il valore dell’amore è dato dalla conoscenza del soggetto o dell’oggetto amato per la cura nel tempo” .
In un laboratorio artistico questo delicato equilibrio, l’amore, prede la forma dell’opera o prodotto.